Squadra vincente non si cambia...
Quante volte abbiamo ascoltato o pronunciato con convinzione questo strano e a tratti bizzarro aforisma diventato per alcuni un mantra con effetti devastanti.
Affermazione paradossale se si pensa razionalmente alle conseguenze logiche che imporrebbe rispettarla: si ha diritto di cambiare solo quando la squadra non è più vincente.
Salvo alcune rare e storiche eccezioni credo sia vero l'esatto contrario: una squadra vincente dovrebbe essere sottoposta a cambiamenti lievi e costanti. In questo modo la vittoria potrebbe arrivare con soluzioni di gioco differenti, magari più stimolanti che a lungo termine potrebbero rappresentare la via maestra per nuove vittorie o banalmente rendere meno insidiose alternative di gioco, affinando i legami di gruppo e limitando le incognite.
Cambiare la squadra vincente prima che non sia più tale ed accettare tali cambi richiede e dimostra una mentalità elastica, molta sicurezza nei propri mezzi e altrettanto coraggio.
Insomma il segreto dei vincenti è cambiare prima che lo impongano le sconfitte.